Teoria Musicale Jazz

Teoria Musicale Jazz (38)

Frutto di venticinque anni di insegnamento di jazz composition presso il Berklee College of Music, un trattato che illustra in modo competente ed esaustivo l'argomento della composizione jazzistica.

Storico trattato di Bill Dobbins, tradotto in italiano da Roberto Spadoni.

Un libro che rappresenta un approccio innovativo ed efficace all'arte dell'improvvisazione. Uno strumento prezioso per tutti i musicisti di tutti i livelli, che desiderano migliorare le proprie abilità improvvisative e la propria creatività.

Un libro che esprime con semplicità anche i concetti più complessi (da qui il titolo metafore), fornendo consigli e strategie utili a risolvere ostacoli e difficoltà comuni alla maggior parte degli studenti e musicisti di ogni tipo.

Primo di una serie di volumi in cui si descrive un approccio all'improvvisazione semplice e pragmatico.

Aree Intervallari traccia una nuova e originalissima strada nell'ambito dell'improvvisazione e composizione jazz. Ma per il musicista che ha già dimestichezza con la pratica improvvisativa e familiarità con l'armonia e il sistema modale […] questo metodo si innesterà in quella conoscenza.

È il secondo di una serie di testi che propongono un approccio semplice e pragmatico all'improvvisazione.

Un libro che presenta un percorso ragionato mirato allo studio progressivo del linguaggio jazz attraverso i pattern.

Dopo il Patterns for Jazz in Chiave di Violino, arriva il Patterns for Jazz per Strumenti in Chiave di Basso.

“Raro e molteplice” come uno dei brani scritti dal M° Paolo Damiani questo testo si differenzia da quelli consueti dedicati alla composizione e all’improvvisazione, soffermandosi non solo sugli aspetti tecnici e costruttivi della materia, ma spaziando, con competenza e passione, nella filosofia del “pensare” la musica.

Esiste veramente un libro per scoprire i segreti dell'armonia jazz? C'è un linguaggio armonico autonomo del jazz? È così diverso e indipendente dalle altre musiche?

Tecniche di scrittura per l'Orchestra Jazz - Una guida completa per arrangiare grandi sezioni di fiati. Per la prima volta si possono imparare le stesse tecniche di arrangiamento insegnate al prestigioso Berklee College of Music e studiate dai migliori e più brillanti arrangiatori attualmente in attività.

Strettamente collegato a un altro fondamentale manuale di arrangiamento, "Arranging for Large Jazz Ensemble" di Dick Lowell e dello stesso Ken Pullig (Edizione Italiana: Volonté & Co. 2009), questo libro è maturato in tanti anni di attività d’insegnamento nell’ambito dei corsi del celeberrimo Berklee College of Music, e in particolare come appendice al corso denominato Chord Scale.

Un libro che parla, in modo chiaro e avvincente, di temi e tecniche utili ed efficaci per sviluppare un proprio percorso
improvvisativo e trovare il proprio suono. Il linguaggio usato è quello jazz, ma i concetti valgono per l’improvvisazione
in qualsiasi contesto musicale. I soli esemplificativi, costruiti esclusivamente con il materiale melodico, ritmico e
armonico oggetto della discussione, sono disponibili in streaming sul portale dell’editore. La parte centrale del testo,
che riguarda il ritmo, e la parte finale in cui si parla di sviluppo melodico, sono utilizzabili anche dai batteristi, che
potranno sviluppare liberamente le idee sul set, usando i piatti per i suoni lunghi e le pelli per i suoni corti. Alcuni
dei soli melodici esemplificativi sono stati registrati anche con la batteria e trascritti per una migliore comprensione.

«Un metodo facile per un percorso difficile». Enrico Intra propone l’apprendimento di un modo diverso di improvvisare nel quale, sin dal titolo interrogativo, invita lo studente di musica a una riflessione sulla natura della creazione estemporanea.

Un’opera fondamentale che non può mancare negli scaffali di chi studia, pratica e compone musica oggi. Si tratta probabilmente a oggi del più riuscito sforzo di organizzare il linguaggio armonico modale, fornendo un metodo rigoroso e libertario allo stesso tempo, che seguito con attenzione può dare risultati eccellenti a musicisti con vari livelli di preparazione.

Un libro che tratta argomenti, spesso molto complessi, con “sconcertante chiarezza”, per esempio la struttura di vari voicing, la loro scelta nelle diverse situazioni musicali, i riferimenti alle opere dei personaggi storici che si sono distinti per l’uso di queste strutture armoniche, i suggerimenti tecnici per memorizzare meglio certe sonorità eseguite con il pianoforte tramite la “memoria tattile” e quella “visiva”, in aggiunta ovviamente a quella uditiva.

IMPROVVISARE E COMPORRE CON LE SCALE SIMMETRICHE
Per tutti gli strumenti e per la voce
Un viaggio nel mondo delle possibilità di formare nuove scale basandosi sulla divisione dell’ottava in parti simmetriche, così come nelle relazioni esistenti fra la Melodia e l’Armonia. Nella storia della musica diversi compositori (fra cui Liszt, Stravinsky, Debussy) hanno esplorato e utilizzato le scale simmetriche nelle loro opere, ma esempi se ne possono trovare anche nelle antiche culture musicali etniche. Le scale simmetriche in seguito vennero e sono ancora utilizzate ampiamente dai musicisti Jazz e Pop. In questo metodo, l’autore affronta in modo sistematico tutti gli elementi che si possono estrarre dalle simmetrie presenti nelle scale in relazione agli accordi e di utilizzarli per poter comporre brani e creare frasi da inserire nell’improvvisazione.

Composing and Arranging for the Contemporary Big Band vuole narrare, passo dopo passo, il processo creativo che dalla composizione di un brano conduce all’orchestrazione, fino a un completo arrangiamento per big band.

Un libro “nuovo” perché “pensato da un musicista per i musicisti. Per chi vuole approfondire la musica e il linguaggio jazzistico in una formula originale e non consueta. Un prezioso libro che risulterà immancabile nella vostra libreria musicale” (Paolo Fresu).

Tranne alcune eccezioni, la pratica dell'improvvisazione è tradizionalmente legata alla preparazione e alla cultura dello strumentista Jazz o Blues. Oggi, finalmente, viene riconosciuta e raccomandata anche dai nuovi programmi di conservatorio del corso di Didattica della musica.

Un manuale frutto della trentennale esperienza didattica, nei corsi di Tecniche dell’Improvvisazione e di Musica d’Insieme, di uno dei più grandi contrabbassisti italiani.

Un approccio alla pratica dell’improvvisazione

«Questo libro apporta delle nuove e significative intuizioni nell’arte dell’improvvisazione jazz e dovrebbe essere un supplemento importante alla pedagogia jazzistica. L’approccio di Hal all’improvvisazione è un’alternativa originale ai soliti metodi “impara le tue scale e buona fortuna”. Questo libro si rivolge agli elementi ritmo, melodia e armonia in modo da fornire allo studente un metodo ed una routine di pratica che permettono lo sviluppo di una tecnica dell’improvvisazione che è essenziale per il musicista jazz creativo.»

Larry Monroe

Un libro che racchiude trent’anni di attività didattica, compositiva e concertistica dell’autore, che ha affinato un metodo
che permette agli studenti di penetrare nel mondo della jazz harmony con consapevolezza: un sistema estremamente
pratico, utile alla attività da strumentista-improvvisatore o arrangiatore-compositore. Il percorso proposto è iniziato
nel primo volume di quest’opera “Jazz Harmony - Le Basi della Teoria e dell’Armonia” (Volontè & Co., 2013). In
questo secondo volume si analizzano i principali collegamenti armonici in tonalità, dalle cadenze semplici a quelle
più articolate, fino ai turnaround: l’apprendimento del corretto moto delle parti sotteso a queste successioni è sempre
articolato con riferimento alla struttura del suono che è alla base del linguaggio musicale, quella degli armonici
naturali. Nell’ultimo capitolo si introduce un più libero approccio alla costruzione e al collegamento dei voicing.

UN PERCORSO RAGIONATO PER LA PRATICA DELL’IMPROVVISAZIONE A TUTTI I LIVELLI - STRUMENTI IN SI BEMOLLE Un libro che parla, in modo chiaro e avvincente, di temi e tecniche utili ed efficaci per sviluppare un proprio percorso improvvisativo e trovare il proprio suono. Il linguaggio usato è quello jazz, ma i concetti valgono per l’improvvisazione in qualsiasi contesto musicale. I soli esemplificativi, costruiti esclusivamente con il materiale melodico, ritmico e armonico oggetto della discussione, sono disponibili in streaming sul portale dell’editore. La parte centrale del testo, che riguarda il ritmo, e la parte finale in cui si parla di sviluppo melodico, sono utilizzabili anche dai batteristi, che potranno sviluppare liberamente le idee sul set, usando i piatti per i suoni lunghi e le pelli per i suoni corti. Alcuni dei soli melodici esemplificativi sono stati registrati anche con la batteria e trascritti per una migliore comprensione.
ANALISI ED APPLICAZIONE DEI MECCANISMI DINAMICI PER L’ORGANIZZAZIONE MELODICA NEL JAZZ

Obiettivo di questo metodo è guidare nella progressiva interiorizzazione delle basi del linguaggio jazzistico. Come in una grammatica, i vari elementi (approcci cromatici, doppi, articolazioni ecc.) vengono analizzati e messi in pratica attraverso specifici esercizi. Prima si imparerà a costruire linee solide basate sugli accordi per poi manipolarle, arricchirle ed articolarle in modi sempre diversi attraverso il progressivo inserimento di elementi grammaticali via via più complessi. Tutto ciò sui diversi tipi di dominante, sulle principali cellule armoniche, cadenze e sostituzioni. In definitiva, una guida estremamente approfondita su come assimilare ed utilizzare nella pratica i vari cromatismi, approcci, articolazioni e metodi derivanti dal bebop per la manipolazione di scale ed arpeggi. In questo manuale “gli elementi alla base dell’improvvisazione, come i diversi tipi di approcci, le interpolazioni, le variazioni melodiche, le scale bebop ecc. vengono analizzati e messi in pratica con una gran quantità di esercizi studiati apposta per permettere ad ognuno di trovare da se un proprio modo di articolare e sviluppare il linguaggio. Molto utili anche i capitoli integrativi dedicati all’armonia con diversi esercizi per fare pratica con vari tipi di cadenze e sostituzioni presenti nella maggior parte degli standard del jazz” (Fabio Zeppetella).
Nuova Edizione aggiornata ed ampliata. Il presente volume nasce con un duplice intento: da una parte quello di offrire, allo studioso come all’amatore, una trattazione storica della popular music e del jazz non eminentemente nozionistica, dizionaristica o velleitariamente enciclopedica, opponendo a un approccio prettamente informativo la ricerca, l’indagine, l’analisi, l’esplorazione; dall’altra quello di fornire un utile supporto bibliografico a studenti e docenti di conservatori di musica e università. La storia che qui si racconta viene dunque a realizzarsi, secondo le iniziali intenzioni editoriali, senza mai prescindere da approfondimenti di vario genere (musicali, estetici, economici, sociali, tecnologici, politici, antropologici, ecc.), in un ampio respiro che, a perfetta metà strada tra lo studio accademico e l’appassionata lettura, tenta così di restituire una visione d’insieme della musica più fruita del nostro tempo.
UNO STUDIO SULL’ACCOMPAGNAMENTO JAZZ Un metodo chiaro, completo e graduale per imparare come accompagnare un assolo jazz. Come seguito del testo di Hal Crook How to Improvise (ed. italiana Volontè & Co.), How to Comp offre spiegazioni precise, esercizi pratici, esempi musicali registrati, tre tracce di base e routine di pratica quotidiana. How to Comp presenta una grande quantità di materiale organizzato nello stesso modo che ha contribuito a rendere il precedente lavoro dell’autore “un importante contributo alla pedagogia jazz”. How to Comp è soprattutto per musicisti di strumenti armonici di livello da intermedio ad avanzato, es. pianoforte (tastiere), chitarra e vibrafono. Tuttavia anche batteristi, bassisti e strumentisti a fiato possono trarre beneficio da questo studio. In How to Comp l’autore esplora in profondità la natura e la sfida dell’accompagnamento jazz artistico e mette a fuoco un percorso diretto e sicuro verso la sua padronanza.
Riarmonizzare una melodia significa darle nuovo colore cambiando il suo substrato armonico. Sia che tu scriva colonne sonore, diriga una band o un coro, o suoni il pianoforte o la chitarra in solo performance, qui troverai delle tecniche immediate e innovative per aggiornare il tuo repertorio e sviluppare nuovi entusiasmanti arrangiamenti. Un libro per approfondire le tecniche di riarmonizzazione studiando centinaia di esempi protetti da copyright, con sostituzioni semplici, approccio diatonico, aggiunta di accordi di dominante e sottodominante, Harmonic Displacement, interscambio modale, lavorando con linee di basso, turnaround, finali estesi e interludi modulanti, accordi di settima diminuita, voicing di accordi ibridi e altri modelli avanzati per dare alla tua musica un sound unico.
UN MANUALE CHE VI GUIDERÀ ALLA SCOPERTA DEL FAVOLOSO MONDO DELL’ARRANGIAMENTO “Prima di metterci al lavoro su un brano dobbiamo riflettere, analizzarlo, spremerlo, distillarne il materiale melodico, armonico e ritmico fino ad intravedere la nostra strada per rileggerlo e dargli nuova vita. Proviamo a tradurre tutto questo in qualcosa di pratico e possibilmente efficace.” Così l’autore Massimo Morganti, per definire l’intento di questo manuale, denso di contenuti ma allo stesso tempo chiaro e molto pratico, che guiderà il lettore alla scoperta del favoloso mondo dell’arrangiamento.
ARMONIA MODERNA AL PIANOFORTE CON AUDIO DOWNLOAD ACCORDI, SCALE, ARPEGGI, BLUES, ROCK, JAZZ Questo metodo è rivolto a tutti i giovani pianisti - tastieristi che amano la musica moderna: leggera, jazz, rock ecc.; vengono affrontati in modo chiaro ed efficace i principali aspetti della moderna tecnica pianistica, e cioè gli accordi, le scale e gli arpeggi. Gli accordi vengono proposti in tutte le posizioni principali in modo progressivo e di facile apprendimento, fino allo studio dei giri armonici più complessi. L’autore ha svolto un approfondito lavoro di ricerca per trovare le progressioni armoniche più belle, più funzionali ed interessanti, oltre ad un innovativo lavoro sulle scale ritmiche. Il capitolo riguardante le scale, propone oltre alle scale maggiori e minori, uno studio sulle scale blues e pentatoniche; vengono poi proposte le scale modali, e tutte quelle scale particolari sui diversi accordi utilizzate dai jazzisti per l’improvvisazione.
Questo workbook è una raccolta di appunti e promemoria da seguire preferibilmente sotto la guida di un insegnante in un corso di ‘Composizione e arrangiamento” per jazz orchestra la cui durata può essere stabilita in due semestri circa. Si presuppone quindi nello studente una buona conoscenza della teoria e dell’armonia di base, vale a dire: notazione, ritmica, classificazione degli accordi, simbologia ecc. E' stato concepito in seguito all'esperienza maturata come docente presso la Scuola Popolare di Musica di Testaccio in Roma, e successivamente impiegato come supporto didattico per i Seminari Senesi di Musica Jazz e per i Corsi Internazionali di Perfezionamento Musicale di Siena. L’allievo viene condotto, attraverso una serie di lezioni ed esempi, ad esercitarsi liberamente su argomenti che vanno dalla scrittura nell’ estensione appropriata dei vari strumenti alla disposizione dei medesimi nei vari voicings per sezioni separate e per l’intera orchestra, il tutto sviluppando motivi, melodie e ritmi dati e di propria composizione. Per quanto riguarda gli esercizi, ho preferito suggerire per ogni argomento l’impiego di materiale musicale ricavato dalla letteratura jazzistica di tutte le epoche. Per motivi pratici di lettura e spazio, anche gli esempi che riguardano le sezioni o l’intera orchestra sono scritti in notazione con suoni “reali”, utilizzando l’endecagramma per pianoforte concert sketch.
Questo libro è indirizzato a tutti coloro i quali si interessano di Musica, vivono di Musica, non possono stare senza Musica. “Armonia e improvvisazione”: un titolo impegnativo; soprattutto in riferimento all’evidente mancanza, nel panorama editoriale attuale, di un lavoro concepito, strutturato e rivolto verso l’improvvisazione. Così come è impegnativo andare oltre l’Armonia classica, che si ferma, ancora oggi, agli accordi di 9ª. Descrive brevemente gli accordi di 11ª e 13ª e dimentica di occuparsi in modo adeguato di tutti gli altri. Il libro è stato pensato in due direzioni: per chi già “mastica” di musica e per chi si accinge ad iniziarne lo studio. È quindi diretto a: musicisti, studenti, insegnanti, appassionati, professionisti, dilettanti, amatori, autodidatti, aspiranti dj, rockettari, allievi dei Conservatori e delle Civiche Scuole di Musica, musicologi, critici musicali, suonatori di banda, coristi, vocalist, band, rapper, gruppi, direttori d’orchestra, compositori, parolieri, cantautori, suonatori ad orecchio e di tutti gli strumenti, improvvisatori e non, e a tutti gli amanti della Buona Musica (di tutti i generi, di tutte le specie e di tutte le età). Come per altre materie impegnative, per leggere e approfondire questo libro non occorrerebbe un insegnante. Tuttavia (come per imparare a camminare o a nuotare), anche l'aiuto di un insegnante, con la sua sensibilità ed esperienza, può amplificare (anche di molto) il semplice apprendimento cartaceo. Il libro è suddiviso in capitoli. Ogni capitolo è sviluppato in lezioni. Ogni lezione è divisa in due parti: la prima per tutti e la seconda per i più esperti. A partire dalla dodicesima lezione sono stati inseriti alcuni esercizi di Armonia classica, moderna e “oltre”, da svolgere, analizzare e studiare, sia per gli autodidatti che per gli allievi aiutati dai loro insegnanti.
La forma armonica nella musica rock offre un approccio sistematico allo studio della popular music, sfidando il radicato pregiudizio di chi non la ritiene abbastanza raffinata. L’autore Drew Nobile propone la prima teoria completa della forma per il rock classico degli anni Sessanta, Settanta e Ottanta, mostrando come i brani dell’epoca non fossero soltanto sequenze di elementi separati, ma strutture armonico-formali coese lungo tutto il loro arco temporale. Sebbene gli elementi di coesione di un brano siano molti, il rock di quei decenni si costruisce fondamentalmente a partire dall’ambito armonico, originando differenti tipologie di strofe, ritornelli e bridge. L’analisi di Nobile, rigorosa senza mai essere impervia, dimostra come diversi artisti, da Bob Dylan a Stevie Wonder a Madonna, utilizzino sistematicamente le stesse strutture compositive attraverso vari generi e decadi, riunendole in un unico stile musicale. Servendosi di più di 200 trascrizioni, grafici e schemi formali, La forma armonica nella musica rock promuove un approccio strutturale all’analisi del rock, mettendone in luce caratteristiche essenziali di cui altrimenti non si potrebbe essere pienamente consapevoli.
Impara l’armonia jazz, come viene insegnata al Berklee College of Music, tradotto in italiano dal grande esperto Roberto Spadoni. Questo testo fornisce una solida base di principi armonici, supportando ulteriori studi di composizione, arrangiamento e improvvisazione jazz. Tratta i tipi di accordi di base e le loro tensioni, con dimostrazioni pratiche di come vengono utilizzati in caratteristici contesti jazz, le tracce audio (disponibili in download) consentono di ascoltarne l’applicazione pratica. Imparerai a: utilizzare le armonie di base che creano il suono caratteristico del jazz - espandere gli accordi di base di settima e di sesta con le tensioni disponibili - comprendere la relazione teorica tra accordi e scale e come utilizzare tale teoria nel processo creativo - comprendere la sintassi delle progressioni di accordi jazz - creare all’interno di contesti diatonici, blues e modali - costruire voicing di accordi appropriati per rinforzare le tue progressioni.
Un workbook pensato sia per gli studenti, che potranno praticare in maniera organizzata ed efficace tutti gli argomenti trattati in ARRANGIATE(VI)!, sia per gli insegnanti, che troveranno moltissimi esercizi, divisi per argomento, pronti per essere utilizzati in classe o per lezioni individuali.
Ernst Levy è stato un pianista visionario, compositore e insegnante svizzero che sviluppò un approccio alla teoria musicale divenuto noto come “armonia negativa”. Le teorie di Levy hanno avuto un ampio impatto nel panorama musicale odierno, dal giovane compositore e performer inglese Jacob Collier fino a musicisti jazz come Steve Coleman. Il suo testo postumo, A Theory of Harmony, sintetizza in modo efficace la sua idea innovativa e fornisce una spiegazione altamente originale del linguaggio armonico calato nell’epoca moderna, chiarendo la sua applicazione nei diversi stili musicali. Superando le vecchie concezioni, Levy è stato in grado di reindirizzare il modo in cui viviamo l’armonia musicale. La nuova edizione è redatta dal compositore e docente musicale inglese Paul Wilkinson.