Frutto di venticinque anni di insegnamento di jazz composition presso il Berklee College of Music, un trattato che illustra in modo competente ed esaustivo l'argomento della composizione jazzistica.
Un libro che rappresenta un approccio innovativo ed efficace all'arte dell'improvvisazione. Uno strumento prezioso per tutti i musicisti di tutti i livelli, che desiderano migliorare le proprie abilità improvvisative e la propria creatività.
Un libro che esprime con semplicità anche i concetti più complessi (da qui il titolo metafore), fornendo consigli e strategie utili a risolvere ostacoli e difficoltà comuni alla maggior parte degli studenti e musicisti di ogni tipo.
Primo di una serie di volumi in cui si descrive un approccio all'improvvisazione semplice e pragmatico.
Aree Intervallari traccia una nuova e originalissima strada nell'ambito dell'improvvisazione e composizione jazz. Ma per il musicista che ha già dimestichezza con la pratica improvvisativa e familiarità con l'armonia e il sistema modale […] questo metodo si innesterà in quella conoscenza.
È il secondo di una serie di testi che propongono un approccio semplice e pragmatico all'improvvisazione.
Un libro che presenta un percorso ragionato mirato allo studio progressivo del linguaggio jazz attraverso i pattern.
Dopo il Patterns for Jazz in Chiave di Violino, arriva il Patterns for Jazz per Strumenti in Chiave di Basso.
“Raro e molteplice” come uno dei brani scritti dal M° Paolo Damiani questo testo si differenzia da quelli consueti dedicati alla composizione e all’improvvisazione, soffermandosi non solo sugli aspetti tecnici e costruttivi della materia, ma spaziando, con competenza e passione, nella filosofia del “pensare” la musica.
Esiste veramente un libro per scoprire i segreti dell'armonia jazz? C'è un linguaggio armonico autonomo del jazz? È così diverso e indipendente dalle altre musiche?
Tecniche di scrittura per l'Orchestra Jazz - Una guida completa per arrangiare grandi sezioni di fiati. Per la prima volta si possono imparare le stesse tecniche di arrangiamento insegnate al prestigioso Berklee College of Music e studiate dai migliori e più brillanti arrangiatori attualmente in attività.
Strettamente collegato a un altro fondamentale manuale di arrangiamento, "Arranging for Large Jazz Ensemble" di Dick Lowell e dello stesso Ken Pullig (Edizione Italiana: Volonté & Co. 2009), questo libro è maturato in tanti anni di attività d’insegnamento nell’ambito dei corsi del celeberrimo Berklee College of Music, e in particolare come appendice al corso denominato Chord Scale.
Un libro che parla, in modo chiaro e avvincente, di temi e tecniche utili ed efficaci per sviluppare un proprio percorso
improvvisativo e trovare il proprio suono. Il linguaggio usato è quello jazz, ma i concetti valgono per l’improvvisazione
in qualsiasi contesto musicale. I soli esemplificativi, costruiti esclusivamente con il materiale melodico, ritmico e
armonico oggetto della discussione, sono disponibili in streaming sul portale dell’editore. La parte centrale del testo,
che riguarda il ritmo, e la parte finale in cui si parla di sviluppo melodico, sono utilizzabili anche dai batteristi, che
potranno sviluppare liberamente le idee sul set, usando i piatti per i suoni lunghi e le pelli per i suoni corti. Alcuni
dei soli melodici esemplificativi sono stati registrati anche con la batteria e trascritti per una migliore comprensione.
«Un metodo facile per un percorso difficile». Enrico Intra propone l’apprendimento di un modo diverso di improvvisare nel quale, sin dal titolo interrogativo, invita lo studente di musica a una riflessione sulla natura della creazione estemporanea.
Un’opera fondamentale che non può mancare negli scaffali di chi studia, pratica e compone musica oggi. Si tratta probabilmente a oggi del più riuscito sforzo di organizzare il linguaggio armonico modale, fornendo un metodo rigoroso e libertario allo stesso tempo, che seguito con attenzione può dare risultati eccellenti a musicisti con vari livelli di preparazione.
Un libro che tratta argomenti, spesso molto complessi, con “sconcertante chiarezza”, per esempio la struttura di vari voicing, la loro scelta nelle diverse situazioni musicali, i riferimenti alle opere dei personaggi storici che si sono distinti per l’uso di queste strutture armoniche, i suggerimenti tecnici per memorizzare meglio certe sonorità eseguite con il pianoforte tramite la “memoria tattile” e quella “visiva”, in aggiunta ovviamente a quella uditiva.
Composing and Arranging for the Contemporary Big Band vuole narrare, passo dopo passo, il processo creativo che dalla composizione di un brano conduce all’orchestrazione, fino a un completo arrangiamento per big band.
Un libro “nuovo” perché “pensato da un musicista per i musicisti. Per chi vuole approfondire la musica e il linguaggio jazzistico in una formula originale e non consueta. Un prezioso libro che risulterà immancabile nella vostra libreria musicale” (Paolo Fresu).
Tranne alcune eccezioni, la pratica dell'improvvisazione è tradizionalmente legata alla preparazione e alla cultura dello strumentista Jazz o Blues. Oggi, finalmente, viene riconosciuta e raccomandata anche dai nuovi programmi di conservatorio del corso di Didattica della musica.
Un manuale frutto della trentennale esperienza didattica, nei corsi di Tecniche dell’Improvvisazione e di Musica d’Insieme, di uno dei più grandi contrabbassisti italiani.
Un approccio alla pratica dell’improvvisazione
«Questo libro apporta delle nuove e significative intuizioni nell’arte dell’improvvisazione jazz e dovrebbe essere un supplemento importante alla pedagogia jazzistica. L’approccio di Hal all’improvvisazione è un’alternativa originale ai soliti metodi “impara le tue scale e buona fortuna”. Questo libro si rivolge agli elementi ritmo, melodia e armonia in modo da fornire allo studente un metodo ed una routine di pratica che permettono lo sviluppo di una tecnica dell’improvvisazione che è essenziale per il musicista jazz creativo.»
Larry Monroe
Un libro che racchiude trent’anni di attività didattica, compositiva e concertistica dell’autore, che ha affinato un metodo
che permette agli studenti di penetrare nel mondo della jazz harmony con consapevolezza: un sistema estremamente
pratico, utile alla attività da strumentista-improvvisatore o arrangiatore-compositore. Il percorso proposto è iniziato
nel primo volume di quest’opera “Jazz Harmony - Le Basi della Teoria e dell’Armonia” (Volontè & Co., 2013). In
questo secondo volume si analizzano i principali collegamenti armonici in tonalità, dalle cadenze semplici a quelle
più articolate, fino ai turnaround: l’apprendimento del corretto moto delle parti sotteso a queste successioni è sempre
articolato con riferimento alla struttura del suono che è alla base del linguaggio musicale, quella degli armonici
naturali. Nell’ultimo capitolo si introduce un più libero approccio alla costruzione e al collegamento dei voicing.